Lucio Bigi nel suo studio Caricatura Studio Bigi

Perché Woquini?

Oltre ad essere un nome curioso e insolito, Woquini ha un preciso significato, legato al profondo interesse per la storia e la cultura dei nativi americani coltivato da Lucio Bigi, titolare dello studio.

Woquini fu un grande capo della tribù degli Cheyennes: un nome nel quale è racchiuso il potere evocativo di un mondo lontano (ma sempre più attuale nei valori) e affascinante.

Woquini (1830 circa – 18 settembre 1868) era un guerriero Cheyenne, conosciuto dall’uomo bianco come Roman Nose (Naso Aquilino). Ritenuto dai bianchi del tempo un capo, Woquini in realtà non fu mai né capo né leader della sua gente, nonostante fosse considerato, a quel tempo, il più grande combattente del suo popolo.
Woquini rimase in pace con gli americani fino al massacro del villaggio di Caldaia Nera sul Sand Creek (avvenuto nel 1864 e ricordato nel film "Soldato blu" e in una popolare composizione di Fabrizio De André). Negli scontri con il nemico indossava sempre un copricapo di guerra confezionato completamente con materiale non proveniente dai bianchi. Morì durante un assalto ai soldati statunitensi guidati dal generale Sheridan sul fiume Beecher Island, colpito dalla pallottola di uno scout bianco.